Purgatorio
Piccozza? Presa.
Ramponi? Pure.
Corda da roccia? Ce l`ha.
La più bella cominciamo
delle tre storie narrate:
questo è quello che pensiamo,
siete voi che giudicate.
Dante scalatore, uscito dal cono buio dell`Inferno, è pronto per iniziare l`arrampicata assieme a Virgilio sul monte ultraterreno (sta dall`altra parte del mondo conosciuto). Il Purgatorio, questo il nome della montagna fatta a forma di panettone, è una specie di isola fantastica, bagnata alla base dal mare.
Quando Dante e l`amico poeta arrivano alla spiaggia, i due sono ben più sereni rispetto a quando si trovavano nell`imbuto infernale e cominciano ad apprezzare il paesaggio.
Che bellezza, il cielo azzurro.
Qualche stella brilla già.
Tutto è dolce e par di burro
quella nuvoletta là.
Un vecchio dalla barba bianca, Catone (ha più o meno l`età di Virgilio, che però – chissà perché – sembra molto più giovane….) li rampogna: "Che ci fate voi quaggiù?". In effetti un essere umano in carne ed ossa non s`era mai visto in quel lido, dove di solito arrivavano solo anime, fantasmi di persone che in vita non s`erano comportate bene ma
che poi si erano pentite.
Virgilio spiega a Catone: è Dio che vuole che Dante faccia quel viaggio. E così Catone li lascia passare. Nel frattempo, trasportate su un vascello magico, arrivano a riva le anime dei penitenti (e anch`essi iniziano la salita sul monte!).
Tra loro anche un cantante molto famoso all`epoca, una specie di divo di Sanremo medievale:
Sì, quell`anima affettuosa
è un cantante di talento,
ha una voce melodiosa,
con le note è un portento.
"Guarda un po`, tu sei Casella",
sbalordito Dante dice.
"Che fai qui? Ma questa è bella!",
l`altro replica felice.
Il sole è alto nel cielo, Dante è l`unico a formare un`ombra sul terreno (possono forse le anime dei fantasmi avere un`ombra?).
Tra i primi che incontra durante l`arrampicata fantastica c`è il re dei pigroni, Belacqua, un uomo sempre stanco e senza voglia di fare e dopo qualche passo il poeta Sordello, che scriveva versi in una lingua parlata allora nel Sud della Francia, il provenzale antico.
Dopo un`intera giornata di cammino, Dante è stanco, vuol riposare e con Virgilio e Sordello si addormenta in una valletta piena di fiori profumati e coloratissimi.
Sogna Dante, sogna, ma…
Mentre lui ronfa sereno,
ecco accade una magia:
sale in su, in un baleno,
preso in volo da Lucia.
Lucia, la santa, trasporta Dante in volo fino alla porta del Purgatorio, dove un angelo con una spada gli incide sette "P" sulla fronte. E quelle ferite superficiali scompariranno a mano a mano che il poeta fiorentino salirà sulla montagna, superando le sette cornici dove sono collocati i penitenti: superbi, invidiosi, iracondi, stanchi, tirchi e spendaccioni, golosi,
lussuriosi.
Nella prima cornice, i penitenti sono schiacciati da enormi sassoni: quando erano in vita si vantavano di essere "i più" ma Dante ammonisce…
Se sei ricco e potente
o un artista di talento,
poco importa, tieni a mente,
tutto è vano come il vento.
Nella seconda cornice, gli invidiosi sono avvolti in un mantello che più ispido non si può. Coloro che in vita si erano fatti prendere dall`ira e dalla rabbia sono avvolti (nella terza cornice del Purgatorio) in un fumo nero e denso. Corrono senza tregua quelli che erano stati pigri e sfaticati (quarta cornice), sono distesi a terra con le mani e i piedi legati gli avari e i prodighi (quinta), non riescono a mangiare i frutti polposi di una pianta davvero straordinaria (nel libro leggerete perché) i golosi (sesta). Infine coloro che hanno amato con troppa passione sono costretti a subire una specie di doccia di fuoco (settima e ultima cornice).
I poeti sono così arrivati alla cima del monte: un giardino meraviglioso si apre alla loro vista. Virgilio saluta Dante, il suo compito è terminato. Ad aiutare il poeta nel proseguire il viaggio sarà ora una donna
"Ma è Beatrice!", Dante pensa,
"riconosco il mio amore,
quella tenerezza immensa
che mi strinse forte il cuore.
Ero ancora un bambino
quando me ne innamorai
[…]"
Dante si immerge nelle acque di due fiumi, per cancellare tutti i peccati e il ricordo di essi.
E così
Rinnovato nel suo cuore
pieno di buone novelle,
trasformato dall`amore
può volare alle stelle.